Prima che tutti noi nascessimo, a Capo Comino c’è stata una tromba d’aria che ha sollevato tutti i granchi e li ha poggiati sulle nuvole. Poi le nuvole sono state spostate dal vento, e sono arrivate sopra Nuoro.
A Nuoro, un giorno, ha piovuto granchi.
L’altro giorno ero a pescare con mio padre nel lago di Gusana. Eravamo lì da un paio d’ore quando ho sentito la lenza tendersi. Ho tirato, ho tirato, ma non riuscivo a tirar su niente. A un certo punto ha iniziato a tirare troppo, così tanto che mi ha trascinato in acqua. Non vedevo cosa fosse a tirare, sott’acqua, vedevo solo la lenza tesa. Mi ha tirato fino al fondo.
Lì ho visto il sottomarino. Ho girato attorno, non sapevo cosa fare, poi ho bussato. Non mi apriva nessuno, mi è venuta paura, mi finiva l’aria, sono risalita velocemente in superficie.
Le alternative erano:
un post upido
un post ronzo
un post ino
un post irato
(l’ultima è bella, ha lottato fino alla fine)
E niente, volevo farne uno con il titolo così.
Voi direte: te l’hai sprecata, questa perla. E vabbe’, pazienza.
Leonardo scrive dal gennaio 2001. Scusate: volevo dire dal gennaio duemilauno.
Io secondo me a quei tempi non ero ancora nata.
(Ora Leonardo scrive anche per l’Unità, che è questa la vera notizia, non che io nel 2001 non ero ancora nata. Poi sì che ero nata, eccome. Podalica.)
Que son doh pare un euro, doh pare un euro, ay lah media, lah media, doh pare un euro ay, lah media barata, cuatro euro ay cuatro euro, ala la mmedia do ppare un euro, que zon doh pare un euro, zí zí do ppare un euro, que no e’ pa’ mi, cuatro euro ay cuatro euro la fflore vonita, mira que floreh la fflore de campo ay doh pare un euro ay señora que no e’ pa’ mi, la fflore vonita la flore de campo ay ¡que e’ regalao! euro y medio euro y medio, ¡poncho y gufanda a euro y medio!
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