Trenta euro
E solo io lo sapevo che era là, marescia’, ero senza un centesimo. Mi hanno detto: trenta euro e un tavernello. E io trenta euro marescia’ non li ho mai visti tutti insieme: da quando è venuto l’euro, ma neanche prima, quando c’erano le lire marescia’, ve le ricordate le lire, ora non so far bene il conto ma erano molte lire, trenta euro, e io non le ho mai viste molte lire tutte insieme. E io allora gliel’ho detto, che era là, marescia’, lui andava sempre là a mettere i cartoni per la notte, e mi hanno detto trenta euro e un tavernello, e io gliel’ho detto. Ora però marescia’ voi l’avete preso e io è una settimana che non lo vedo, marescia’ voi me lo dovete dire che cosa gli avete fatto, io il tavernello l’ho bevuto ma poi ve lo riporto un cartone nuovo, ma i trenta euro eccoli qua, ve li riporto, ve li lascio qua su questo tavolo marescia’, ditemelo dov’è, vado a prenderlo. Marescia’ io non li voglio più questi trenta euro, riprendeteveli marescia’, che da quando me li avete dati io non so più dov’è. Marescia’, fate il piacere.