In morte di S. C.
Ora sì, siamo tutti legittimati a pensare che c’è qualcosa di oscuro e indefinito che veicola i processi di malapolizia verso l’insoluto. Qualcosa che puntualmente torna ed esercita una forza possente e coercitiva. Chiamiamolo come vogliamo: spirito di corpo, omertà istituzionale, connivenze tra apparati. Non ha importanza. Ciò che conta è che qualsiasi cosa sia, nelle aule di tribunale dove si vivisezionano a suon di insulti le storie dei morti innocenti e si osannano religiosamente le divise dei vivi colpevoli, trova terreno fertile, piena legittimazione e spazza via la dignità di quelle famiglie che ostinate e ottuse cercano la verità.
[…]
I vostri morti non contano niente, sono zero, meno di zero. Sono tossici, drogati, stalker, teppisti, barboni, feccia della feccia di questa società, difesa strenuamente da valorosi poliziotti che rischiano la vita per 1300 euro al mese.
Minima & moralia – Caduto per le scale, di Adriano Chiarelli (21 Ottobre 2014)
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