Salvacoste

06 Ottobre 2008

Non so se sia questione di assenteismo; fatto sta che questa volta avete fatto bene a non andare a votare. Il decreto salvacoste rimane là dov’è, perché nonostante gli insistenti attacchi del centro destra al decreto – e a Soru, ovviamente – solo il 20,4% di noi è andato a votare per l’abrogazione.

Grazie a questa bella notizia posso ricominciare a pensare, come facevo una volta, che la Sardegna sia un’isola italiana sotto molti punti di vista, non solo quello geografico. Un pensiero che era stato in parte cancellato dal risultato delle ultime elezioni politiche.

Sono contenta del risultato di questo inutile referendum perché significa per me un’indipendenza di pensiero che credevo perduta: avevo paura che fossimo diventati schiavi anche noi del preponderante pensiero berlusconiano secondo il quale chi ha fondi può comprare quello che vuole, compresi mare e cielo. Per fortuna abbiamo ancora la capacità di mettere un limite alla faccia di culo di quest’uomo.

E concludo citando l’anonimo poeta:

Berlusconi hat nadu chi sa Sardigna est sua:

e nois li rispundimus: Su cunnu ‘e mama tua.

Trallallero a volontà.

Scritto da Reloj il 06 Ottobre 2008
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