Un ago

06 Febbraio 2011

Mi piacerebbe dire che mia nonna aveva un ago piantato fra l’aorta e l’intenzione ma di questo non sono sicura: invece un fatto certo è che mia nonna aveva un ago piantato fra il pollice e l’antipode della tabacchiera anatomica, in quella specie di collina nel palmo della mano, sotto il pollice: ve lo dico così perché se vi dico che aveva un ago piantato nell’eminenza tenar non capite. E se l’era piantato lei stessa, quell’ago, cucendo, quando era piccola: non era riuscita a tirarlo fuori: allora lui, l’ago, si era fatto spazio là, fra il pollice e l’antipode della tabacchiera anatomica, e lei ci aveva fatto l’abitudine.

Mia nonna aveva delle mani enormi: quando ti dava le misure per cucinare ti diceva: grosso come la punta di un dito, e tu dovevi moltiplicare per quattro, altrimenti non ti veniva fuori niente. Mia nonna aveva un’ago nella mano, delle mani giganti, delle spalle giganti, era tutta gigante, era altissima: e non esagero, se dico che forse arrivava persino a superare il metro e settantasei.

Scritto da Reloj il 06 Febbraio 2011
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