Un giorno a Varsavia #2: La sinagoga

12 Agosto 2009

Non so perché, ma quella mattina, un sabato di settembre, a Varsavia faceva caldo, tanto che le finestre della sinagoga erano aperte e anche da fuori si sentiva chiara la cantilena delle preghiere. Mi son seduta sullo stipite di una porta là vicino ad ascoltare e a guardare verso l’interno attraverso una finestrella stretta. La finestrella dava su una specie di nicchia dove c’era un signore che pregava a voce alta dondolandosi avanti e indietro, ma le voci che venivano da dentro erano molte, quindi mi sono alzata e ho iniziato a girare attorno all’edificio per cercare altre prospettive da cui guardare. La sinagoga era circondata da uomini in giacca e cravatta, ma finché non mi hanno fermato e chiesto i documenti non mi era venuto in mente che potessero essere guardie. Ho spiegato nel mio polacco creativo che ero una studentessa di semitica e mi interessava ascoltare un po’; in realtà, mentre parlavo con la guardia, avevo solo in mente di andare via da lì più in fretta possibile per evitare di dover conoscere il console italiano a Varsavia. Dopo una veloce consultazione, cinque delle guardie si sono avvicinate a me e mi hanno gentilmente invitato a entrare per assistere alla funzione del Yom Kippur.

(#1) (To be continued)

Scritto da Reloj il 12 Agosto 2009
Contiene Polonia, ricordi, scrittura | 2 commenti

2 risposte a “Un giorno a Varsavia #2: La sinagoga”

  1. simple ha detto:

    E come continua?
    No, non so aspettare.
    :)

  2. Reloj ha detto:

    Calma, calma! Ora viene il bello!

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