Ovunque Russia

10 Aprile 2011

Certi libri si mettono d’impegno per sembrare ambientati in Russia. Fanno finta di niente, fingono, l’autore magari è anche argentino, ma tu guarda!, e magari vive nel sud Italia, già!, tutto per depistare: poi il libro di cosa parla? Di un cappotto. Anche se uno non sapesse di quel cappotto, quello famoso, i cappotti non si usano mica in Congo. È molto più probabile che si usino in Russia.

E questo libro non è altro che il monologo di un ubriaco che si vuole uccidere ma non può perché gli hanno rubato il cappotto. Monologo, ubriaco, impossibilità percepita: tutta roba russa. Questa volta non sono io, mi dico, è il libro a essere ambientato in Russia: a me non mi si prende per i fondelli, e allora ditemelo subito: ditemelo in privato, se volete, mandatemi una lettera, un telegramma, ma ditemelo: il libro è ambientato in Russia. Perché volete privarmi di questa soddisfazione? Ve ne state là, a leggere, e non mi dite che è ambientato in Russia. Cani! Cosa vi costa? Sarebbe per me una grata conferma e voi non avrete perso niente. E invece state là, a leggere le mie suppliche, le mie congetture. Ma so già cosa direte: che da quando ho l’ebook mi sembra che tutto quello che leggo sia abientato in Russia: che succede perché la prima cosa che ho letto sull’ebook erano dei racconti di Puškin, e poi dopo ho letto altri racconti russi, di Leskov. E direte che siccome l’oggetto che ho fra le mani non cambia anche se cambio il libro, mi s’innganna il cervello. Ci son dei libri che non dànno coordinate spaziali: e allora io li ambiento automaticamente in Russia, se li leggo nell’ebook: questa sarà la vostra scusa per non dirmi che il libro è ambientato effettivamente in Russia. Ma sapete anche voi che non è così.

Io non so perché non mi volete dire che il libro è ambientato in Russia, e, sentite, non lo voglio neanche sapere. Voglio solo che domani, a quest’ora, mi arrivi un messaggio con su scritto: è ambientato in Russia. Non desidero niente di più. Non voglio sapere chi di voi me lo dirà, né come. Ma vi prego, ditemi, ditemelo: questo libro è ambientato in Russia.

Questa è una specie di recensione per chi l’ha già letto di Restituiscimi il cappotto, scritto da Adrián Bravi e pubblicato da Sugaman.

Scritto da Reloj il 10 Aprile 2011
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