Le racisme expliqué au contraire

30 Agosto 2009

Quando fra i passeggeri di un aereo c’è un numero di negri che non sia pari a tre o un multiplo di tre, e fra i passeggeri di quell’aereo ci sono anch’io, tutti gli altri passeggeri – che non sono mica razzisti, per carità – passano avanti al posto che rimane libero affianco ai negri.

Questa xenofobia ha la sua ragione d’essere: quando si manifesta, io trovo sempre  un buon posto sull’aereo, e cosa ancor meno usuale, ottengo un sorriso spontaneo, sincero e bianchissimo dal mio vicino di posto.

Scritto da Reloj il 30 Agosto 2009
Contiene aereoporti, con mis ojos | 3 commenti

3 risposte a “Le racisme expliqué au contraire”

  1. malina ha detto:

    Funziona benissimo anche sugli autobus, la conversazione è decisamente interessante e si rimediano inviti a cene esotiche indimenticabili (paprika chicken+coconut rice forever)

  2. faracarabina ha detto:

    Proprio vero eh…ci si guadagna :)

  3. Reloj ha detto:

    Malina, inviti a cena ancora nessuno, però altre strane esperienze sì: http://reloj.altervista.org/wordpress/2009/01/17/autobus-2/

    Ciao Fata, benvenuta!

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