Litcamp

17 Maggio 2009

Certo che se uno decide di vivere all’estero se ne perde di cose belle che fanno in Italia (anche di brutte, ma anche di belle). Quello che vive all’estero, che poi sono io, non può andare per esempio a Torino al Litcamp, che se non fosse stato all’estero, sarebbe di certo andato, perché dice Bloggo che c’erano delle belle letture, ed è anche vero, e per le belle letture uno può decidere di andare, al Litcamp a Torino, se non fosse all’estero.

Che poi in realtà anche se fosse stato in Italia, quello che è all’estero, che siccome l’Italia è fatta strana, non ci sarebbe potuto andare a Torino, perché se fosse stato in Italia sarebbe comunque stato in un’Isola.

Scritto da Reloj il 17 Maggio 2009
Contiene Isola, Libri, scrittura | 3 commenti

3 risposte a “Litcamp”

  1. bloggo ha detto:

    guarda che anch’io sto all’estero, è fatica.
    :P

  2. Reloj ha detto:

    Il tuo estero non vale! Qui si tratta di esteri metafisici.
    Alcuni per andare dal soggiorno alla cucina passano per acque internazionali, per esempio.

  3. sancla ha detto:

    Confermo che anche chi sta in Italia non ci è andato perché l’Italia è fatta stranissima e certi esteri sono più vicini a Torino di certi nord-est.
    :/

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