Facevi prima
A casa mia sopravvive un Commodore64, e sopravvive in senso pratico: funziona ancora, dall’83, quando mio padre lo cambiò cedendo il Vic 20, e ogni estate continua ad avere i suoi giorni di gloria. Quando mio nonno (l’altro) ha chiesto a cosa servisse, e ha sentito che serviva per scrivere testi, ha detto a mio padre: “Facevi prima a comprarti una macchina da scrivere”.
Il televisore a cui veniva collegato quando ero piccola era a 16’’, ora lo colleghiamo a uno a 24’’ che distorce in modo strano la scritta. Mio nonno non avrebbe fatto molti affari se si fosse dato all’informatica.
Bè si, si faceva prima con una macchina da scrivere.
Però il Commodore64 è una di quelle vecchie glorie che si rimpiangono. Si rimpiange ovviamente più per la nostalgia degli anni che lo hanno visto nascere, piuttosto che per la sua reale comodità a praticità.
(Non c’entra molto ma) proprio ieri sera giocavo con il vecchio NES (al quale pensavo anche io di dedicare un post, se lo merita!). Quanti ricordi! :D
Ciao!
E con la macchina da scrivere ti facevi pure i bicipiti. Poi vabbe’ la storia della scrittura era un po’ una scusa, l’unica cosa che si faceva era giocare. Però per giocare si doveva scrivere prima il codice del gioco… poi arrivò il mangianastri e tutto cambiò