Fare senza
Se in questa nuova Italia il criterio per sbattere la gente fuori dalle nostre frontiere è quello dell’utilità sociale, prima o poi non sbatteremo più fuori nessuno, anzi sì, un po’ di italiani. Primi fra tutti un paio di ministri. Questo metodo mi garba…
Le badanti restano perché il Ministro non ha tempo né voglia di pulire la bava al suo progenitore con l’alzheimer. Poi il Ministro vorrà accendersi una sigaretta e avrà bisogno di un accendino. Poi il Ministro dovrà ristrutturare il bagno e avrà bisogno di mano d’opera. Poi il Ministro si stancherà di sua moglie e avrà bisogno di una meretrice . Poi il Ministro vorrà provare nuove esperienze, e avrà bisogno di un trans.
(La moglie del Ministro si stuferà di tutto questo, che in francese sarebbe l’épouse du Maroni).
Praticamente aspetto che dopo aver sbattuto tutti fuori, il Ministro non possa più vivere la sua tranquilla vita e si renda conto che suo figlio non farà mai lo spazzino, il muratore, l’operaio non specializzato, non lavorerà in una discarica, non vorrà svegliarsi alle quattro di mattina per scaricare il pesce che lui mangerà al pranzo ufficiale, non raccoglierà i pomodorini e le arance che gli piacciono tanto, e neanche le mele trentine, al massimo raccoglierà una trentina di mele, e dopo aver sbattuto tutti fuori, dicevo, si inginocchi davanti alle frontiere di tutti i paesi e supplichi che gli mandino di nuovo tutti indietro.
Lo farà, lo farà. Se non altro quando per un tragico errore caccerà la rumena che la bava la pulisce al Senatur
Ahah, sarebbe fantastico! Ma figuriamoci se il suddetto Ministro, dall’alto della sua razza purosangue italo-padana, si abbasserebbe a tanto! “Dolci popoli dell’est, tornate, suvvia, ho così bisogno dei pomodorini e delle arance che mi piacciono troppo!”